Sosteniamo 18 progetti per un impatto globale

Il portfolio selezionato con cura dal Lufthansa Group comprende progetti di tutela climatica di alta qualità, che prevedono interventi misurabili in tema di sostenibilità in vari Paesi del mondo. Questi progetti mirano a compensare o eliminare le emissioni nel corso degli anni oltre che, ad esempio, a migliorare la biodiversità o le condizioni di vita delle popolazioni locali.

Lufthansa Boeing 787-9 Dreamliner Berlin" im Flug. // Lufthansa Boeing 787-9 Dreamliner "Berlin" in flight."

Grazie alla collaborazione con myclimate, ClimatePartner, SQUAKE e Climate Austria, il Lufthansa Group promuove in tutto il mondo progetti di protezione climatica per compensare le emissioni di carbonio con interventi in altri ambiti. 

Tutti i progetti sostenuti da Lufthansa Group soddisfano i più elevati standard di qualità attuali. La maggior parte dei progetti al di fuori dell’Europa sono certificati secondo standard internazionali come “Gold Standard” o “Plan Vivo”. L’impatto e la qualità dei progetti per la tutela del clima in Europa sono garantiti da standard locali come ‘MoorFutures’ o le linee guida svizzere del CH VER (Verified Emission Reduction). 

I progetti di protezione climatica sostenuti da Lufthansa Group possono essere suddivisi in tre diverse categorie a seconda dell’impatto. 

I progetti che prevedono la rimozione della CO₂ dall’atmosfera e il suo sequestro sono noti come progetti ‘removal’. 

Tra questi troviamo i progetti nature-based, basati su tecniche biologiche, come la riforestazione e la rinaturalizzazione dei paesaggi naturali. Il processo di fotosintesi è fondamentale per il clima in generale. La fotosintesi è il processo attraverso cui le piante sottraggono CO₂ all’aria durante la crescita e la trasformano in zucchero e amido, immagazzinandola così al loro interno. 

Nei progetti ‘removal technology-based’, l’attenzione è rivolta soprattutto a soluzioni tecnologiche volte a rimuovere in modo permanente la CO₂ dall’atmosfera. 

Ad esempio, nei ‘progetti biochar’ la CO₂ viene rimossa dall’aria e catturata in forma di carbonio nel biochar. 

Tecnologie altamente sofisticate offrono soluzioni che filtrano la CO₂ dall’aria e la immagazzinano altrove a lungo termine.  

La disponibilità di questi progetti è ancora limitata. Lufthansa Group ha siglato accordi di partnership con svariate organizzazioni al fine di promuovere questo tipo di progetti. L’obiettivo è quello di renderli disponibili ai viaggiatori in futuro, all’interno del portfolio di progetti per la protezione climatica del Lufthansa Group. 

Nature-based

Gestione forestale a tutela del clima nel Cantone dei Grigioni

Scegliendo di rinunciare all’impiego del legname, la gestione forestale dell’area boschiva della regione di Prettigovia/Davos è ottimizzata in termini climatici, il che significa che la CO₂ viene rimossa in modo permanente dall’atmosfera. I proprietari delle foreste si impegnano inoltre a investire i proventi derivanti dalla vendita dei certificati di CO₂ nella gestione forestale, per la promozione della resilienza e della biodiversità dell’ambiente, e in attività di sensibilizzazione.

Progetto di riforestazione climatica di Vichada

Questo progetto per la protezione climatica interessa il dipartimento di Vichada, nella regione dell’Orinoco, in Colombia e prevede la riforestazione di terreni degradati. Il progetto mira a creare foreste il più possibile naturali attraverso la piantumazione di latifoglie di alta qualità che rimuovano il carbonio dall’atmosfera. Al tempo stesso, le aree fragili e degradate saranno stabilizzate e ripristinate in un modo economicamente, socialmente ed ecologicamente sostenibile. In passato, il dipartimento di Vichada era utilizzato in modo intensivo per il pascolo del bestiame. Inoltre, è stato periodicamente distrutto da incendi che hanno portato alla trasformazione del paesaggio in savana, con suoli gravemente degradati.

In Mongolia i pastori nomadi si attivano per il clima

Questo progetto innovativo si basa sulla collaborazione con i nomadi mongoli che abitano le montagne e le steppe di un luogo chiave di biodiversità di importanza globale. L’obiettivo è quello di favorire il ripristino dell’ecosistema e la cattura della CO₂ in pascoli prevalentemente degradati. Il pascolo intensivo, causa principale della degradazione, viene contrastato mediante il miglioramento della gestione del terreno e delle mandrie, la tutela di importanti specie selvatiche e dei loro habitat, e la creazione di fonti di reddito alternative.

Technology-based

Biochar: per la rimozione a lungo termine della CO₂

Il biochar è una delle soluzioni più graduali per rimuovere in modo permanente l’anidride carbonica dall’atmosfera. Questo progetto ha sede nella East Coast statunitense e utilizza i rifiuti urbani provenienti da attività di silvicultura e giardinaggio per trasformarli in biochar, attraverso un processo di pirolisi. Durante la pirolisi, la biomassa viene riscaldata in un ambiente privo di ossigeno producendo una sostanza simile al carbone vegetale. Questa sostanza sequestra il contenuto di carbonio della biomassa per secoli. Il gas sintetico generato da questo processo viene sfruttato per riscaldare in modo sostenibile il sistema di pirolisi. Il biochar così prodotto funge sia da riserva di carbonio a lungo termine che da substrato ecologico, arricchendo la qualità del suolo, aumentando la resa delle colture e migliorando la capacità del suolo di trattenere l’acqua.
 

Biochar: sequestro di carbonio e ripristino delle praterie in India

In India, il progetto biochar di Varaha affronta la minaccia ecologica rappresentata dalla specie invasiva prosopis juliflora trasformandola in biochar, una soluzione efficace contro il cambiamento climatico. Questo processo permette di stoccare la CO₂ nel terreno per oltre un millennio, migliorando al contempo la salute del suolo, il risparmio idrico e la resa dei raccolti. Il progetto mira a ripristinare le praterie, sostenere la biodiversità e dare nuove opportunità alle comunità locali, specialmente alle donne, attraverso lavoro e formazione.
 

L’obiettivo dei progetti ‘avoidance’ è evitare di produrre altre emissioni di CO₂. I progetti supportati in questo ambito includono l’utilizzo di cucine a risparmio energetico, l’investimento in energie rinnovabili e la fornitura di soluzioni per il trattamento dell’acqua potabile. Questi progetti non solo hanno un impatto positivo sull’ambiente e sul clima, ma offrono anche molti vantaggi per la salvaguardia della biodiversità e il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali, anche attraverso l’offerta di corsi di formazione e posti di lavoro, la fornitura di acqua potabile e una migliore qualità dell’aria.

Rinaturalizzazione della brughiera di ‘Märchenwiese’

La brughiera di Märchenwiese, nel Meclemburgo-Pomerania occidentale, è in fase di ripristino grazie a questo progetto di protezione climatica. A lungo termine, la riumidificazione potrebbe aiutare la vegetazione tipica della brughiera a ristabilirsi. Ciò consentirà di sequestrare efficacemente la CO₂ e di creare un habitat indispensabile per la sopravvivenza di numerose specie minacciate.
 

L’isola che ritorna verde grazie ai fornelli solari

Per ridurre le emissioni di CO₂ e contrastare il rapido disboscamento in atto in Madagascar, myclimate supporta la produzione e distribuzione di fornelli efficienti e di fornelli solari sostenibili. Questo progetto si distingue per la sensibilizzazione dei bambini nelle scuole sul tema della tutela ambientale e di una cucina rispettosa del clima. Prevede inoltre la riforestazione di due alberi per ogni fornello venduto.
 

Le cucine a biomassa di UpEnergy

In Uganda, la maggioranza della popolazione non ha accesso a strutture pulite per la produzione di cibo. Di conseguenza, molte persone cucinano usando la legna da ardere che hanno raccolto, cosa che è dannosa sia per l’ambiente che per la salute umana. L'inquinamento domestico che ne deriva rappresenta un grave rischio per la salute, soprattutto per donne e bambini, e la scarsità di legna da ardere porta alla deforestazione. Questo progetto di protezione climatica prevede la fornitura di cucine a biomassa ad alta efficienza energetica alle comunità di tutto il Paese. Queste nuove cucine utilizzano molta meno legna da ardere, riducendo così l’inquinamento atmosferico e il degrado ambientale, limitando al contempo le emissioni di gas serra.
 

Acqua potabile per scuole e case

L'obiettivo principale di questo programma di protezione climatica è la distribuzione di sistemi di depurazione dell’acqua alle famiglie a basso reddito e agli istituti dell’Uganda, come le scuole. La conseguente riduzione del consumo di legna da ardere e carbone non rinnovabili non solo riduce le emissioni di CO₂, ma ha anche un impatto positivo sulla salute e sulle condizioni di vita di migliaia di persone.
 

Fornelli efficienti

Questo progetto di protezione climatica prevede la sostituzione dei fornelli inefficienti, utilizzati dalla maggior parte della popolazione nigeriana, con fornelli ad alta efficienza. Lo scopo è quello di ridurre le emissioni di CO₂, migliorare le condizioni di salute della popolazione e ridurre la deforestazione.
 

Cucine efficienti in Himalaya

Questo progetto di protezione climatica prevede l’installazione e la manutenzione di cucine più moderne nelle abitazioni delle aree più remote delle colline Garo, in India. Queste cucine garantiscono una migliore combustione. In questo modo si utilizza meno legna per cucinare, con minori emissioni di carbonio e una contemporanea riduzione dell’inquinamento domestico e della deforestazione.
 

Acqua potabile in Africa

L’accesso limitato all’acqua potabile in Nigeria (11,7%) e Kenya (36,8%) costringe molte famiglie a bollire l’acqua con conseguenti emissioni di CO₂ e inquinamento domestico dovuto all’uso di fiamme libere. Questo progetto ha visto l’installazione di sistemi di depurazione dell’acqua in 40.000 scuole, fornendo acqua potabile a 16 milioni di bambini e insegnanti. In questo modo si elimina la necessità di far bollire l’acqua su fuochi aperti, evitando le emissioni di CO₂.
 

Gruppi di risparmio per fornelli efficienti

Nella zona rurale di Siaya, in Kenya, la cottura a fuoco aperto comporta un grande consumo di legna da ardere. Un’iniziativa basata su gruppi di risparmio e prestito comunitari permette alle donne di accedere a fornelli efficienti, riducendo così l’uso di legna, salvaguardando le foreste e riducendo le emissioni di CO₂. Non solo, questi gruppi si rivelano anche un potente strumento di emancipazione economica e sociale per le donne. Il progetto, che abbraccia cinque obiettivi di sviluppo sostenibile, porta benefici concreti a oltre 580.000 persone, con un impatto sul miglioramento della qualità dell’aria, nonché un risparmio di tempo e risorse economiche.
 

Piccole unità a biogas per cucine senza fumo

Nella Cambogia rurale, la gente cucina tradizionalmente su semplici stufe a legna. Questa abitudine comporta problemi respiratori, deforestazione e l’emissione di gas serra. Questo programma consente alle famiglie di acquistare piccole unità di biogas, contribuendo così a preservare le foreste e a migliorare la qualità della loro vita.
 

Cattura della CO₂ e stoccaggio nel calcestruzzo

CarbonCure sta sviluppando una tecnologia per l’industria del calcestruzzo che permette di rimuovere e ridurre il carbonio in modo permanente, verificabile e graduale. Questo in un settore difficile da decarbonizzare e responsabile di circa il 7% delle emissioni globali di CO₂. La tecnologia di CarbonCure inietta la CO₂ catturata nel calcestruzzo, dove viene trasformata chimicamente in un minerale che rimuove permanentemente il carbonio dall’atmosfera. Oltre a immagazzinare in modo permanente il carbonio, questo processo rafforza il calcestruzzo consentendo di ridurre il consumo di cemento, l’elemento a maggiore intensità di carbonio presente nel calcestruzzo.
 

Portfolio Climate Austria

Climate Austria è uno dei principali fornitori di sistemi di compensazione di carbonio dell’Austria, ed è gestita da ‘Kommunalkredit Public Consulting’ (KPC). La strategia di Climate Austria si basa su un portfolio di progetti che garantisce misure di protezione climatica equilibrate, sia a livello regionale che tecnologico. Tutte le sue attività sono sottoposte a valutazioni esterne regolari e beneficiano del sostegno, a livello nazionale, dal Ministero federale austriaco per la protezione del clima. Climate Austria finanzia progetti di alta qualità per la riduzione delle emissioni, dando priorità alla produzione di energie rinnovabili, all’efficienza energetica, e alla creazione di edifici e processi produttivi sostenibili.
 

Sostituzione di una caldaia a gas con biomassa legnosa

Questo progetto mira a ridurre le emissioni di CO₂ sostituendo una caldaia a gas con una a biomassa in uno stabilimento per la produzione di pasta di legno e carta situato a Caieiras, in Brasile. I rifiuti di biomassa acquistano nuovo valore e le ceneri trovano un nuovo impiego come fertilizzante. L’iniziativa genera 793 GWh di energia termica, con un risparmio di 87,5 milioni di m³ di gas naturale, la creazione di 29 posti di lavoro e un contributo a cinque obiettivi di sviluppo sostenibile.
 

Ripristino e conservazione delle torbiere in Belgio

La valle dello Zwarte Beek, situata nelle Fiandre, in Belgio, è sede della più grande torbiera della zona, fondamentale per la biodiversità e il clima. In seguito a decenni di drenaggio, l’area è passata da un sito di deposito di carbonio a una fonte di emissioni di CO₂. Il progetto prevede il recupero di 100 ettari mediante la riumidificazione delle torbiere, il miglioramento degli habitat naturali e la riduzione delle emissioni. Certificato dal programma MoorFutures, il progetto prevede una riduzione di 2.500 tonnellate di CO₂ equivalente nell’arco di 50 anni.
 

Questi progetti contribuiscono agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

I 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDG), con i loro 169 sotto-obiettivi, costituiscono il nucleo dell’Agenda 2030. Essi affrontano gli aspetti economici, sociali ed ecologici dello sviluppo sostenibile e mettono per la prima volta nella stessa agenda la lotta alla povertà e lo sviluppo sostenibile.

Gli SDG dovrebbero essere raggiunti entro il 2030 in tutto il mondo e da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite. Per questo è necessario che tutti gli Stati contribuiscano a elaborare una soluzione congiunta alle pressanti sfide che il mondo deve affrontare. La Svizzera si impegna ad attuare gli obiettivi su base nazionale. Occorre inoltre creare incentivi per incoraggiare gli enti non governativi a contribuire sempre più attivamente allo sviluppo sostenibile.